No Rules 

Ieri sono stata al vernissage della nuova mostra di Pomoartista di cui già parlai a febbraio. Quella di ieri era “No Rules” è la sua terza mostra personale. Non solo il digitale a cui ci aveva abituato, ma anche opere realizzate ad olio, smalto, acrilico, pennarelli sulle basi più disparate: plastica, legno, elettricità, collage, carta, tele in cotone, sacchi di juta, segnali stradali, cartelli pubblicitari ed altro ancora…. 

Io, che ho una smodata passione per collage e mix, non potevo che restare completamente entusiasta dei nuovi lavori. Ma non sono di certo l’unica, dato che in poche ore già alcuni quadri risultavano venduti.

La mostra, iniziata ieri, proseguirà fino  al 25 giugno negli spazi della Merlino Bottega d’arte. Fateci un salto, vi assicuro che meritano!

No Rules by Pomo (16-25 giugno 2017)

Presso Merlino bottega d’arte

Via delle vecchie carceri (Le murate) – Firenze

New Art 2017

Sabato artistico per me e la mia amica Rocio, illustratrice barcellonese in vacanza studio a Firenze. La prima mèta è stata una galleria che si trova in Via Il Prato: Galleria 360. Devo dire che nonostante conosca bene quella strada, e ci sia anche stata poco tempo fa, questa galleria non mi aveva mai dato occhio. E difatti, non ho resistito nel fare la mia domanda di rito: “da quanto siete aperti?”. Sei anni!

La mostra in esposizione, che è visibile ancora fino a Venerdì prossimo, si intitola “New Art 2017” e comprende opere di diversi artisti mondiali: TATAWA | VERONIKA WIVFESSON | CHRISTOPH EVERDING | MASAAKI HASEGAWA

“New ART” propone e mette a confronto le opere di artisti che hanno arricchito il proprio bagaglio di esperienze con una prospettiva interculturale, mostrando al tempo stesso la singolarità delle proprie idee ed espressioni artistiche.

Tra gli artisti presenti in questa collettiva, quello che mi ha colpito maggiormente è Christoph Everding, che usa prevalentemente la tecnica dell’inchiostro colorato su carta, impreziosita dalle suggestioni della tempera e del pastello. La sua opera che ho preferito è la ricomposizione di un quadro, in cui il foglio è stato prima “acquerellato” e poi tagliato a strisce ricomposte in ordine diverso.

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Il proprietario della galleria ci ha poi invitate a visitare il piano sotterraneo in cui si trovano una serie di opere di artisti che hanno precedentemente esposto nella galleria. E’ stato molto bello visitare questa parte, perché è un meltin pot di generi diversi, come si può notare da questo mio scatto:img_20170204_162711


GALLERIA D’ARTE 360
Via Il Prato, 11/r – FIRENZE

“Camere sperimentali”

Vailart.o si presenta al pubblico mediante la sua prima mostra “Camere sperimentali”, presso The Box.

“Vailart.o è sperimentazione, immaginazione, non progetta: imprime il suo marchio senza corpo né forma. Puro, ribelle, intatto nella sua identità indipende.”

La mostra è, anche questa, totalmente sperimentale. Fatta da oggetti impressionati in camera oscura.

Il luogo scelto per la mostra ben si adatta ad essa: luci soffuse, intimità, musica jazz di sottofondo e tanto coraggio dietro la scelta di aprire l’ennesimo locale a Firenze, come si può leggere in questo articolo (click).
Ma The Box è riuscito a distinguersi, grazie ai suoi cocktail e all’atmosfera. Oggi noi però abbiamo voluto assaggiare il loro vino (€ 3), accompagnato da alcuni stuzzichini (crostini mignon e pop corn). Ottimo aperitivo pre-cena. Ideale per stuzzicare l’appetito scambiando due chiacchiere tra amiche.

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THE BOX
Borgo Pinti, 5/R – Firenze

#StanotteaFirenze guardavano tutti la TV

Ho appena finito di vedere la puntata di Alberto Angela su Firenze (Stanotte a Firenze), un tour fiorentino in notturna che ci accompagna nella Firenze classica. Punto focale gli Uffizi, con i suoi quadri e le sue statue, ma anche il Duomo e il Campanile di Giotto, la Basilica di San Lorenzo, L’Accademia di Belle Arti, la Specola, il Corridoio Vasariano, il Museo Stibbert, lo Spedale degli Innocenti. Tanti dettagli che non conoscevo e che però mi hanno lasciata un po’ con la voglia che me ne raccontassero altri, anche più moderni. Come, per esempio, quello riguardante la Strage di Via de’ Georgofili, che in questa puntata è stato solo accennato. O magari, oltre a Dante, che venisse citato il più moderno Pratolini e perché no, la storia delle Murate.
Però intanto ho preso un bel po’ di appunti e magari indagherò, per farne post specifici.

Nel frattempo due o tre cose mi hanno colpito, riguardo soprattutto alla bellezza: anzi tutto il discorso che il Botticelli ha preferito l’eleganza della figura alla perfezione, e poi che all’epoca di Tiziano le donne erano ritenute belle se formose.

Mentre scrivo, twitter è impazzito: Stasera a Firenze ha fatto breccia nel cuore di tanti (e non solo lui: è divertente e strano scoprire quante spasimanti abbia Alberto Angela).

Alle Cure un nuovo luogo creativo

Oggi alle Cure ha inaugurato una nuova associazione culturale che si occuperà di sartoria, ma non solo.  Nel programma si notano anche appuntamenti dedicati all’infanzia e psicologici.
L’Associazione ha sede al posto di un ex negozio di sanitari. È stato uno stupore per tutti vedere quanto fosse spazioso il locale. La cura dell’arredo delle varie stanze mi ha molto colpita.  È un luogo in cui si respira creatività e che è di ispirazione per chi ama creare.  Per seguire le iniziative basta seguire il profilo Facebook di creazione lab. Intanto qui sotto i primi appuntamenti e laboratori previsti:

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CREALAB
VIA PASSAVANTI,  35/R – FIRENZE

Quando l’arte entra in camera

“Ai folli,
ai poeti,
la lunga carezza
dell’abbraccio.” (Massimiliano Bardotti)

La formula è tanto semplice quanto innovativa: metti un B&B un po’ fuori dalle righe (ma con stanze piene di righe) e una manciata di artisti, per lo più in campo letterario, ma anche musicale e danzereccio. Aggiungici un po’ di stuzzichini e anche quattro camere… ed ecco Appuntamento al buio con un libro.

Mi spiego meglio… oggi ho deciso di passare un pomeriggio diverso: grazie al tam tam di eventi facebookiani sono venuta a sapere di questa interessante ed insolita iniziativa e dato anche la giornata un po’ così, ho deciso di andare.
L’incontro si è svolto in due parti: una prima parte musicale in cui una giovane e brillante cantautrice (Giulia Calì) ci ha intrattenuto con classici e canzoni del suo album, mentre spilluzzicavamo il buffet offerto dal B&B. Ed una seconda in cui dovevamo scegliere per 2 volte una delle quattro stanze e ascoltare i brani che venivano letti al suo interno: chiaramente la scelta era casuale e non eravamo a conoscenza di ciò che ci sarebbe capitato di ascoltare. La mia prima scelta è stata la stanza di Annalisa Ciampalini, poetessa. Purtroppo non ho una grande passione per la poesia e pertanto non è stato facile concentrarmi, però ho notato un certo apprezzamento generale rispetto alle sue poesie. La seconda scelta invece è ricaduta per la 4° stanza, in cui ho assistito ad una performance dei Laminimaparte. Qui, mentre Massimiliano Bardotti leggeva il suo “L’abbraccio”, Giacomo Lazzeri e Sara Giomi lo accompagnavano con le chitarre e Genny Carusi si muoveva sinuosamente danzando, nonostante lo spazio ridotto. Devo dire che è stato emozionante.

Sono rimasta molto soddisfatta di questo mio pomeriggio alternativo e mi sento vivamente di consigliare questo B&B che spero prosegua nelle sue iniziative artistiche.

IL GIGLIO ROSSO & BACIO DI MAGRITTE B&B
VIA GUIDO MONACO, 25 – FIRENZE

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Una tre giorni di inaugurazioni, tra arte, america e birra

Ciao a tutti! Sì lo so, è un bel po’ che non scrivo qui, ma negli ultimi mesi sono stata presa da un concorso lavorativo che mi ha letteralmente risucchiata. Appena terminato, però, sono tornata nel mondo e ho riniziato la mia prolifica attività ballereccia e di “local hunter”, passando gli  ultimi tre giorni saltando letteralmente da una inaugurazione all’altra….

Partiamo da Martedì, San Giovanni. In questo giorno a Firenze ha inaugurato un attesissimo nuovo museo: il Museo del Novecento. Tale Museo, che si trova in Piazza Santa Maria Novella, nell’ex complesso delle Leopoldine. Nei suoi 800 mq raccoglie, tra le altre,  opere di Guttuso, Fontana, De Pisis. C’è una vasta zona dedicata all’arte e all’architettura che ha interessato molto i miei amici masculi.
Il progetto del Museo del Novecento nasce dopo l’alluvione, quando lo storico dell’arte Ragghianti chiese agli artisti italiani un’opera da donare a Firenze. Ma il progetto rimase in sospeso… fino ad oggi! 🙂
Nel Museo del Novecento l’arte, i media e la tecnologia si sfiorano e si fondono in interessanti percorsi. Mi sarei soffermata volentieri di più in quelli cinematografici se il tempo e il caldo me l’avessero permesso (purtroppo nella sala cinematografica alta, forse anche a causa dell’affluenza, c’era una temperatura elevata).
Particolarmente carina l’idea dei percorsi colorati, che inesorabilmente divengono anche sfondi per shot fotografici improvvisati.

Mercoledì, invece, è stata la volta del 1950 American Diner che ha finalmente aperto anche a Firenze, in via del Moro 85 rosso.  Purtroppo non ci sono potuta stare molto (giusto un’oretta), ma la curiosità era troppo e non ho resistito ad attendere oltre. Il locale, che si trova praticamente dietro a Piazza Santa Maria Novella, è grande circa 250 mq, e dispone di circa 150 posti a sedere. Il giorno dell’inaugurazione hanno offerto a tutti gli avventori un buffet con assaggi dei loro piatti. Nonostante la confusione, le cameriere, rigorosamente con i pattini, riuscivano a sbrogliarsela bene tra un tavolo e l’altro per tenere la situazione ordinata. Tutti i ragazzi dello staff sono stati cordialissimi e ho potuto fare anche due parole con la simpatica fotografa cupcake. Inoltre c’era un ospite di eccezione:  Frank Elvis Legend, che molti a Firenze conoscono certamente di persona.
Spero di tornarci presto per una tipica serata fifties americana, visto che l’ultima risale a due compleanni fa.

E per finire ieri sono stata all’inaugurazione del primo BrewDog in Italia (e a Firenze), in Via Faenza 21 r. Del locale mi ha colpito particolarmente il piano sotterraneo, davvero molto carino, con dei bei graffiti a tema BrewDog e Firenze, temperatura fresca, rivalutazione di una vecchia cantina, buona musica (a cura di dj RedMoon). La birra BrewDog mi è piaciuta molto, nonostante di solito non sia una patita della birra. E siamo riusciti anche a farci due balli, che non guasta mai.
Sul piano di sopra non posso esprimermi perché l’inaugurazione ha richiamato così tanta gente da non riuscire a muoversi agevolmente sopra. Percui spero di potermi gustare meglio il piano superiore alla prossima visita.